Overburn

Ogni settimana, dopo essermi fatto uno shampoo, ho i capelli esplosi come un peluche alla dinamite. Anche ora che mi guardo allo specchio, dopo una doccia e una pizza, sento il bisogno di un barbiere e di una maglietta nuova: una macchia di pomodoro ha sporcato una delle mie vecchie t-shirt "Misericordia di Empoli".

Vi capita mai di restare ipnotizzati dallo specchio?
Pensieri che cambiano come il battito d'ali di un colibrì. Si parte da pizza e capelli e si finisce a cenare con fantasie strane, emozioni soppresse.

Stiamo tornando dalla pizzeria, sono solo le 7 di sera. Un ragazzo nascosto da una felpa oversize e cappuccio alzato sbotta una spinta di spalle alla mia ragazza. Cade a terra; shock.
Un altro in canottiera bianca mi slancia una gomitata allo sterno. Il cartone della pizza mi si apre tutto addosso; perdo il fiato, crollo contro il muro e ci striscio contro fino a terra.
Respira.
Le spalle della canottiera sono davanti a me; il suo amico felpa grida bestia sputando al vento "la borsetta, cazzo, la borsetta!".
Respira.
Ci sono persone, ferme oltre gli alberi del viale. Una signora con la borsa della spesa come zavorra alle braccia, e un ragazzino che ci punta il cellulare addosso.
Respira.
Mano al muro, slancio, sto gridando e sono in piedi e ho perso gli occhiali ma ci vedo e non ho più fiato ma urlo urlo urlo e quello in canottiera è già sfasciato sul cofano di una Ka che stringe i denti e si tiene le palle.
Mi volto verso l'oversize.
Ho gli occhi tanto sbarrati che il bianco acceca. Sto sudando come un temporale e i capelli bagnati sono come fruste serpente. Oversize annaspa, fissa il rosso pizza che sanguina sulla scritta Misericordia.
Tocca a te, felpa.

Lo specchio si annebbia. Prendo lo spazzolino e mi lavo i denti. Spengo la luce, balzo sul letto.
Respiro.
Sono a casa, tutto tranquillo. Click; la lampada di fianco al letto. La luce accende un riflesso sulla finestra. Mi ci specchio.
La fisso.
E i pensieri ricominciano a battere le ali come tempeste.

Italiani... sapete solo saltare o sfrigolare.

Mentre il bacon sfrigola e i piselli saltellano, mi dedico alla lettura dei commenti dei miei contatti su Facebook. A quest'ora, oggi, sono in maggioranza insaporiti dalla sconfitta elettorale del centrodestra alle comunali e provinciali.

Ecco cosa leggo:

- gente di sinistra che festeggia come quel parlamentare che ingurgitò sprezzante una fetta di mortadella quando cadde il governo Prodi
- gente di destra che scrive "mi viene voglia di emigrare in Svizzera"; le stesse parole che sfarfallano di solito in zona sinistra, dopo le varie vittorie di Berlusconi
- ancora gente di sinistra convinta che la destra sia ormai morta, finita, smembrata e defunta; la stessa cosa che si sente da anni su ogni canale di destra
- e ancora ancora ancora chi sta a destra che chiama "asini" quelli chi ora festeggiano in piazza a Milano cantando "bella ciao", proprio come, a sinistra, accade spesso che si dia dei minorati mentali ai votanti della parte opposta

Ma sono io l'unico alieno che da un po' di tempo si è accorto di questa guerra degli specchi? Quando l'arco del sole si sposta, una parte si illumina e l'altra incupisce. I riflessi sono gli stessi, cambia solo la parte.

Io oggi non sono contento.
Chi una volta festeggiava, ora sibila e guasta feste. Chi una volta piangeva, ora infierisce su chi ha perso.
Sarò felice quando deporremo le fionde caricate a merda e festeggerò quando mi accorgerò che qualcosa sarà davvero cambiato in meglio.

Oltretutto sono due giorni che passo gran parte del mio tempo seduto in bagno... Ah De Magistris, liberame anche er cesso...

Il mocio nel secchio.

Giovanardi attacca "The Sims": "Promuove l'omosessualità tra i giovani".
(Se non sapete di cosa si sta parlando, informatevi qui.)


Ho riso.
Tanto.
Il  mio cinghiale di pezza si sta ancora rotolando sul pavimento, che ho appena passato il mocio, cazzo, e si bagna tutto il pelo.
Uh, Giovanà, ho detto "mocio". Pensaci... pensa al mocio. E' lungo, si bagna facilmente... non è scandaloso? Dai Giovanà, puoi contestare anche questo, su, fa uno sforzo.

Dopo la risata resto senza fiato. E mi chiedo... devo proprio fare delle considerazioni? No, non c'è n'è bisogno.
Massì va, due cose le scrivo.


1.
The Sims 3 è sugli scaffali dal 2009. The Sims 1 uscì nel 2000, e diventò il gioco più venduto della storia. Punto.
Già dal primo capitolo della serie era possibile controllare i personaggi del gioco e indirizzarli in avventure gay o lesbiche. G. man, dove sacripante sei stato tutto questo tempo? In bagno con un catalogo di biancheria intima?


2.
Noi videogiocatori ormai abbiamo la pelle d'adamantio. E' dagli anni 80 che siamo abituati ai discorsi del primo pirla che passa: "i videogiochi sono pericolosi", "i videogiochi sono osceni", "i videogiochi sono violenti" eccetera eccetera eccetera. I libri no? I film no? La tv no?

A Giovanà, davvero, diventerei gay solo per farti dispetto.