Guida alla chiacchierata politica con Eman.

E' da un po' che desidero mettere per iscritto un po' di riflessoni verso cui indirizzare chi "criticherà le mie critiche" sull'operato del governo. Invece di diventare troppo discorsivo, ho deciso di scrivere un bell'elenco per punti, mettendoci anche un po' di umorismo, che mi piace assai. Perciò, chiunque voglia affrontare un'amichevole discussione politica con me, può cominciare partendo dalla lettura delle seguenti:

- Se critico Berlusconi, non sono invidioso. Se mi sputate contro "è tutta invidia", la discussione comincia a rotolare per le scale insieme alle mie palle. Invidierei più volentieri il signor Ferrero che è molto più amato (non si può odiare il padre della Nutella, eh).

- Non mi interessano le peregrinazioni dell'anguilla del Berlu, tantomeno desidero svelare il grande mistero di un'eventuale sua impotenza: per quello ci sono Voyager e Giacobbo. Le questioni di cui mi piace parlare e che ritengo più importanti, sono ben ben ben altre.

- Se siete di centrodestra e mi dite "tanto abbiamo vinto noi, gnè gnè gnè" torno a prendere le palle in fondo alle scale, me le riattacco, e le lascio ricadere. "Il governo e mio, faccio quello che voglio io" è un ragionamento da asilo o no? E se non siete d'accordo porto la giustificazione firmata dalla mamma.

- Se critico Berlusconi non significa che sono un bastardo comunista che mangia i bambini nel tempo libero e si affila i denti la notte usando un falcetto. Berlusconi non mi piace, nè mi piace la maggior parte dell'operato del suo attuale governo, punto. Non sono un "fan" di sinistra, di destra, di centro: ragiono con la mia testa e critico chi mi pare e, visto che al momento al governo c'è lui e fa cose che non mi piacciono... che devo fare? Non posso dire la mia? C'è libertà di parola, no?

- Senza autocritica si finisce solo con lo sbattere le teste al muro. Cerco sempre di impegnarmi ad ammettere sbagli quando non so qualcosa, quando prendo cantonate, quando un personaggio politico che mi piace fa una cazzata. Parlandosi e autocriticandosi, si cresce insieme.

That's all folks.