Politica Polka: come gettare acqua distillata sui fuochi radioattivi

Ho deciso di essere tra i primi ad alleggerire la nube nera e i fuochi politici che promettono di bruciare i buoni e i cattivi, perciò ho dedicato un'intera ora a produrre la seguente allegra filastrocca.
Mi raccomando, seguite anche le istruzioni per ballarla come si deve.
Alè, si parte.

[cominciare saltellando come un hobbit davanti alla latrina occupata]

Prima o poi mi troverò in cabina
con matita e scheda elettorale,
in bocca un sapore di china
in testa pensieri a temporale.
Mi morderò il labbro dall'indecisione
e tra le mani mi rigirerò
una matita in costante accelerazione
sopra partiti di cui mi pentirò.

[fermarsi a mezz'aria... e... riprendere i saltelli da pony ingroppato]

Se votassi PDL, potrei finire con le stampelle;
una croce sopra Bersani e con qualcuno verrei alle mani;
tifassi invece per Di Pietro, ecco una fossa metro per metro;
se preferissi mr. Casini, salterebbero tutti i dentini;
e se scegliessi questa Lega, giù la lanciarmi una cadrega.

[in crescendo, trasformare il balletto folk fantasy in mistico classico russo]

E allora voterò tutti, simboli belli, simboli brutti
cuore e culo per ciascuno, ringhi d'odio per nessuno;
e allora vi amerò tutti, neri, verdi, bianchi, rossi
un sorriso fisso in volto, a nessuno il voto avrò tolto.

[morti tutti i ballerini, il pubblico cade in depre, rallentare il tempo]

Uscirò dall'aula lasciandomi alle spalle
un voto, un'urna e una scheda piegata,
convinto di aver fatto contenti tutti,
con una scheda invalidata.

Fin